Giuditta Arecco

Che cosa posso raccontare di me?

Sono nata a Varazze nel 1985, nelle mie vene scorrono sangue, salsedine e pesto, ma il mio piatto preferito è la carbonara e il mio album del cuore Dark Side of the Moon dei Pink Floyd. Piango ancora guardando la scena in cui Mufasa cade ne “il Re Leone” e non sono capace a fare i dolci.

Forse però potrebbe essere più interessante il fatto che sono tra le pochissime persone che hanno realizzato un sogno: la radio per me c’è sempre stata, mio padre aprì una piccola emittente nel 1976, per me era normale sentire delle voci uscire da quell’aggeggio sopra il frigo e, che io ricordi, ho sempre sognato di poter far uscire anche la mia voce da quella scatoletta, e di farla sentire al maggior numero di persone possibile.

La prima volta che ho parlato ad un microfono avevo 18 anni, e da li non l’ho più lasciato. Nel 2014, dopo 10 anni di radio locale, ho vinto la prima edizione dell’RDS Academy e, da quel momento, la mia voce è arrivata alle orecchie di tante, tantissime persone, più di quante potessi mai immaginare.

Il problema quando realizzi un sogno - però - è che subito dopo ti poni obiettivi ancora più difficili da raggiungere, sapendo però che quello che hai è già tanto, TANTO: ed io, anche se guardo al futuro con tutta la fame che mi ha sempre contraddistinto, sono felice, facendovi compagnia ogni giorno con Filippo Ferraro, tra le 19 e le 22.