Johnny Depp o Amber Heard? No, probabilmente, la star di questo processo – al netto della vittoria di Depp – è stata Camille Vasquez, uno degli avvocati di Johnny Depp. A lei, dicono tutti, si deve la vittoria di Johnny Depp al processo: con la sua tenacia, con sua preparazione e la sua intensità dimostrata durante il controinterrogatorio.
Tutto questo porta la Vasquez ad entrare a pieno titolo nel cosiddetto sogno americano. Stando alle fonti d’oltreoceano, per lei si starebbero aprendo moltissime porte, e ora c’è da capire quale porta sceglierà. Su di lei c’è la corsa degli studi legali che vorrebbero inserirla nel proprio staff, ma anche – proprio da Hollywood – ci sarebbe una coda di volti noti, che vorrebbero ingaggiarla per altre cause di diffamazione.
Camille Vasquez, rappresenta la donna in carriera: classe 1984, colombiana d’origine, prende due lauree. La prima in comunicazione e scienze politiche presso la University of Southern California, la seconda in giurisprudenza presso la Southwestern Law School di Los Angeles. Poi, la scalata degli studi legali – per lei, che è specializzata nei casi di diffamazione – passando dalla Manatt, Phelps & Phillips, LLP fino a raggiungere lo studio di avvocati Brown Rudnick LL. Una fonte al NYPost, ne ha parlato in questi termini:
“Gli agenti di talento stanno girando intorno a Camille perché riconoscono che lei è l’unicorno: un avvocato intelligente, esperto e in bilico, la cui performance di grande impatto durante il processo la spingono a un raro livello di visibilità. “E il fatto che sia una donna di colore è un vantaggio in più.”
Ma c’è di più. Camille Vasquez – fanno notare – se è stata messa in una simile posizione, è perché potrebbe entrare a breve come nome associato nello studio. Non più una dipendente, ma molto, molto di più. Quindi per lei, la promozione sarebbe in ogni caso imminente. Ad ogni modo, il famoso avvocato Judd Burstein (che rappresenta Nichi Minaj), chiarisce quali potrebbero essere le prospettive della 37enne Vasquez.
“Nessuna azienda le permetterebbe di avere un ruolo in un grande processo come questo, se non fosse sulla pista di farla diventare partner. Ci sono due fattori che concorrono a creare un partner: la qualità dell’avvocato e la capacità di attrarre affari. Probabilmente ora potrà andare ovunque e fare un buon affare per sé stessa”.
Immagine di copertina: LaPresse