Il processo tra Johnny Depp e Amber Heard è ormai concluso, questo sì: ma non ha finito di far parlare la gente. Molto infatti c’è ancora da scrivere, partendo magari dal fatto che la Heard – colpevole di diffamazione, secondo la giuria – pare non abbia i soldi necessari per pagare all’ex marito quanto scritto dalla giuria, sulla parte relativa ai danni. La Heard non ha quelle risorse e avrebbe anche pensato a dichiarare istanza di fallimento, ma su questo bisogna capire quanto Depp tenga al fatto che la sua ex moglie, tenga fede a quanto apparso nella sentenza. Perché lei, ad oggi, gli deve 10 milioni e 350 mila dollari.
Ma la notizia non è questa. Riguarda invece la giuria, ovvero uno dei sette giurati del processo di Fairfax (Virginia): l’uomo – che ha preferito mantenere l’anonimato – ha spiegato perché è stato impossibile (per nessuno di loro), schierarsi dalla parte della Heard. Da parte dei giurati, non c’è stato alcun atteggiamento d’odio nei confronti della Heard, ma c’è stato un forte problema di empatia.
“E’ stato impossibile provare empatia per lei. Sin dall’inizio , quando Amber Heard stava testimoniando, tutto sembrava così finto, come quando cercava di guardarmi negli occhi, tanto che ho smesso di farlo quando lei rispondeva. Ma ho continuato ad ascoltarla e sembrava che lei stesse mentendo a tutto spiano. Anche in tutte le registrazioni non ha mai ammesso di avere fatto alcun male a Depp, e ha continuato così per tutto il processo. Credo che non ammetterebbe mai di avere sbagliato, si porterebbe il suo segreto nella tomba“
Immagine di copertina: LaPresse