Nei mari che bagnano il nostro Paese vivono tantissimi animali marini, tra questi le tartarughe di 3 diverse specie: la tartaruga comune, la tartaruga verde e la tartaruga liuto.
La prima, il cui nome scientifico è Caretta caretta, è l’unica delle tre che sceglie ogni anno le coste italiane per nidificare. Purtroppo però per lei, e per diversi animali che vivono i nostri mari, le insidie sono molte e la sopravvivenza è a rischio.
Come leggiamo dall’ultimo report stilato dal WWF, l’80% delle Caretta caretta che vive nel Mediterraneo ha ingerito rifiuti di plastica. Non solo la plastica, un’altra minaccia che devono affrontare è quella della pesca con cui vengono catturate incidentalmente 150mila esemplari all’anno e oltre 40mila muoiono a causa di ciò.
Giornata mondiale delle tartarughe: necessario proteggere il loro habitat
Inquinamento, attività invasive dell’uomo e riscaldamento dei mari stanno mettendo a rischio la vita di questi stupendi animali.
Oggi, il 16 giugno, si celebra il Word Turtle Day, la Giornata Mondiale delle tartarughe, e in questa occasione il WWF ha pubblicato il nuovo report “Italia, penisola delle tartarughe” che racconta vita e minacce di questa specie, e presenta un Vademecum di comportamento per i turisti che nel corso dell’estate dovessero incontrare una tartaruga in difficoltà o scoprire tracce lungo la spiaggia.
Come leggiamo dal report dell’associazione per la tutela degli animali, ll Mediterraneo è una zona chiave per le tartarughe ed è hotspot di biodiversità, per queste ragioni e molte altre dobbiamo impegnarci tutti nel nostro piccolo a mantenere puliti i mari e a ridurre il più possibile il nostro impatto sull’habitat dei diversi animali che li vivono.
Foto: Wikimedia Commons