“Mi chiamo Alan Walker, sono un ragazzo norvegese, ho cominciato a produrre musica all’età di 14 anni, lo facevo nella mia cameretta, e sono riuscito ad entrare in contatto con la major Sony in Svezia, insieme abbiamo deciso di creare una nuova versione del mio primo singolo Fade e lo abbiamo rinominato Faded e fatto uscire come il singolo di Alan Walker e abbiamo aggiunto una parte vocale, quella di Iselin Solheim“.
“Artisticamente puoi decidere di apparire o restare nell’anonimato, io ho deciso di non mostrare il mio volto, di lasciare il mistero intorno a chi potrebbe essere davvero Alan Walker, e funziona, la gente vede spesso solo la mia schiena, con il mio logo. Quando sarò sul palco live suonerò mascherato, con il cappuccio, e farà molto caldo lo so (…).
A Bergen, il posto in cui vivo, piove sempre moltissimo, e passiamo molto tempo al chiuso, io in particolare stavo moltissimo a casa, in camera mia, per questo trascorrevo il tempo a comporre musica sul mio computer, a produrre, e sicuramente le condizioni meteo del posto mi lasciavano molto tempo libero per potermi concentrare a produrre materiale nuovo.
L’artista che mi ha inspirato di più, per questo genere di musica è K391, a lui devo la passione per questo genere di musica, ma se dovessi decidere con chi collaborare di sicuro sarebbero Tiesto, Kygo e Armin van Buuren, il genere più popolare in questo momento è la Future House e crescerà ancora in futuro l’interesse per questo tipo di musica.
Parlando del mio stile, credo che non ci siano ancora persone che fanno quello che faccio io, ed è per questo che forse essendo “unico” piace così tanto…”
Alan Walker è stato ospite di RDS e questa è la sua videointervista.