Il miglior film è “Anime Nere”, la pellicola di Francesco Munzi ha vinto altre 8 statuette: miglior regista, canzone originale, produttore, fonico di presa diretta, fotografia, montatore, sceneggiatura e musicista.
Margherita Buy miglior attrice, Elio Germano miglior attore!
In un David di Donatello con la presenza internazionale e impegnativa di Quentin Tarantino, “Anime nere”, che scava nelle radici della ‘ndrangheta sbanca e si porta a casa nove statuette.
Presentato al Festival di Venezia del 2014 dove ha ottenuto quattro premi e una nomination, Anime Nere è un dramma della ‘ndrangheta basato su una novella di Gioacchino Criaco.
E’ la vicenda di tre fratelli figli di un pastore, coinvolti nella malavita dell’Aspromonte: il più giovane trafficante internazionale di droga, il secondo che vive a Milano e non accetta la vita del fratello minore ma è imprenditore grazie a denaro illecito, e il maggiore dei tre allevatore di capre che vuole continuare una vita tradizionale e onesta nella sua terra.
Tra i premiati, Il giovane favoloso di Mario Martone che guadagna tre premi tecnici: miglior truccatore, acconciatore, scenografo e costumista; Mia madre di Nanni Moretti vince con miglior attrice protagonista e non protagonista (Margherita Buy e Giulia Lazzarini).
Quentin Tarantino che, dopo aver ritirato due premi per Pulp Fiction (miglior film straniero 1995) e per Django Unchained (miglior film straniero 2013) ha definito il suo stile: “Una combinazione malsana di violenza terribile, sangue e comicità. Ci vuole questo per essere davvero un film alla Tarantino. Io unisco queste due cose”.
Gabriele Salvatores con “Ragazzo invisibile” si aggiudica solo gli effetti speciali .