Battaglia al femminile sul divario salariale persino in TV!
Robin Wright chiede a gran voce e ufficialmente di essere pagata come Kevin Spacey per la sua interpretazione in ‘House of Cards’. L’attrice 50enne ha dichiarato: “Voglio essere pagata come Kevin. È un paradigma perfetto. Ci sono pochissimi film o serie dove l’uomo, il patriarca, e la matriarca sono uguali. In ‘House of Cards’ succede”.
La Wright avrebbe avanzato la sua richiesta martedì durante un incontro della Rockefeller Foundation davanti ad attivisti, filantropi e giornalisti.
Robin Wright, che nella serie è Claire Underwood, moglie di Frank, interpretato appunto da Spacey, ne avrebbe diritto, essendo lei stessa produttrice e regista occasionale della serie. La bella attrice, che ha mosso i primi passi nella soap Santa Barbara, è stata presente in tutti i 52 episodi di “House of Cards” e ne ha diretti alcuni. Entrambe gli attori sono amministratori esecutivi della quinta stagione della serie.
Kevin Spacey avrebbe guadagnato 500 mila dollari per episodio nel 2014, fino a salire ad un milione di dollari per puntata, diventando così uno degli attori più pagati per una serie tv. La Wright ha guadagnato 5,5 milioni di dollari per il suo ruolo, dunque420 mila dollari ad episodio, una differenza tra i due di circa 80 mila dollari.
“Ho visto le statistiche e ho notato che, per un certo periodo di tempo, il personaggio di Claire Underwood era più popolare di Frank. Ho investito in questo ruolo e ho detto: o mi pagano meglio oppure mi espongo pubblicamente. E l’ho fatto”. Raccontando della maternità quando era la moglie di Sean Penn ha detto: “Non lavoravo a tempo pieno e per questo con il mio stipendio non riuscivo a crearmi un reddito. Se non hai un reddito… Solo con la notorietà sei fuori dai giochi. Diventi un’attrice di serie B”.
Sono molte le donne di Hollywood a portare avanti la battaglia sulla disparità di retribuzione tra uomini e donne. Jennifer Lawrence lo scorso anno aveva aperto il dibattito per la sua retribuzione per il film “American Hustle”: il 9% del ricavato del film per gli uomini, il 7% per le donne!