Era il 7 marzo del 1975 quando nelle sale uscì nelle sale il quinto film di Dario Argento: Profondo Rosso, destinato a diventare un cult del cinema italiano.
Profondo Rosso sbancò al botteghino, campione d’incassi (2 miliardi e 700 milioni di lire dell’epoca) e il decimo film più visto nella stagione cinematografica 1974/75 in Italia.
I fan più esperti ricorderanno che nel 2007 Profondo Rosso è diventato perfino un musical, per la regia di Marco Calindri, con l’attore e cantante Michel Altieri nel ruolo del protagonista.
La bozza di Profondo Rosso nacque durante la fase finale della realizzazioni del film precedente, “Le cinque giornate”, mentre l’idea di base della medium che percepisce i pensieri di un assassino risale addirittura ad una prima stesura di Quattro mosche di velluto grigio. La sceneggiatura fu però scritta con Bernardino Zapponi, che poi si dichiarò artefice della parte più realistica del film, attribuendo invece ad Argento le sfumature più fantastiche della vicenda.
La Trama
Helga Ullmann, una sensitiva tedesca che vive a Roma, viene uccisa nel suo appartamento a colpi di mannaia: durante un convegno di parapsicologia appena concluso aveva avvertito la presenza di un assassino nel pubblico, rivelandone l’identità a un collega. Ad ucciderla un individuo con impermeabile, guanti di pelle nera e cappello a tesa larga, che agisce sulle note di una nenia per bambini. Per puro caso Marc, pianista vicino di casa della medium, e il suo amico Carlo assistono al sanguinoso delitto, individuando il killer che si allontana. Tormentato dall’accaduto, Marc decide di indagare sull’identità del misterioso assassino ma, più la verità sembra rivelarsi, più il caso s’ingarbuglia. Inoltre le persone con cui entra in contatto nel tentativo di fare luce, iniziano inspiegabilmente a venire uccise…
#ProfondoRossoDay
Il Dario Argento Tour Location Torino e il Museo Nazionale del Cinema celebrano #ProfondoRossoDay, con una giornata dedicata, quella del 7 marzo, ai 40 anni dall’uscita in sala di Profondo Rosso, il capolavoro di Dario Argento. La pellicola segna infatti il passaggio tra la fase thriller della produzione precedente e la nuova fase horror (iniziata conSuspiria nel 1977), che consacrerà Argento a «maestro del brivido made in Italy».
Un’occasione per ammirare , dal mattino, all’interno dell’Aula del Tempio della Mole Antonelliana cimeli., materiali di scena, locandine, libri e vhs sulla pellicola. Tra le curiosità il tavolo dove muore Glauco Mauri e la mannaia usata da Clara Calamai. Alle 19 , in via Montebello, davanti alla Mole, “Selfie con l’assassina”, per farsi ritrarre con Marta, uno dei personaggi del film. Alle 20 e alle 22,30 proiezione nella sala 3 del cinema Massimo, della copia restaurata digitalmente della pellicola. Ingresso 6 euro.
Non mancheranno sorprese, ospiti e presenze speciali…