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Ecco come funziona la “fionda spaziale” per inviare carichi nello spazio

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Pubblicato il 22/12/2021
Di Team Digital
Ecco come funziona la fionda spaziale per inviare carichi nello spazio

Una start up americana ha collaudato il suo acceleratore suborbitale per inviare carichi nello spazio a basso costo


Una start up americana, ha collaudato con successo la prima fionda spaziale della storia: ma ciò che volgarmente viene chiamata “fionda spaziale” è in realtà un acceleratore suborbitale.


Sostanzialmente, l’idea è nata per permettere di spedire degli oggetti dalla Terra verso lo spazio, ovviamente a basso costo. Perché in questi anni segnati da una corsa verso la nuova conquista dello spazio, tutto diventa possibile solo trovando vie che permettano di ridurre i costi: esattamente come ha fatto Space-X progettando i primi razzi che rientrando sulla Terra, possono essere riutilizzati.
La SpinLunch – start up americana finanziata on 110 milioni di dollari da Airbus e Google – ha fatto la stessa cosa. Ha testato la propria invenzione, sfruttando la semplice energia cinetica.
Il primo test è andato a buon fine: un piccolo proiettile di circa tre metri, ha raggiunto diverse miglia di altitudine per poi tornare a terra con un paracadute. L’idea però, è dotare il piccolo pranzo di un propulsore che però entrerebbe in gioco soltanto alla fine.
Ora però, dopo aver dimostrato che l’idea è valida e funzionale, l’obiettivo è quello di fare le cose in grande: realizzare cioè una nuova piattaforma – ovviamente più grande – che consentirà di inviare nello spazio più carichi al giorno, per un peso di 200 Kg ciascuno, il tutto all’interno di capsule che potranno essere riutilizzate.


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Immagine di copertina tratta dal profilo IG di SpinLunch


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