Camminare allunga la vita, sono ormai tanti gli studi che lo dimostrano. Un team di ricercatori dell’Università del Massachusetts si è però concentrato sul numero di passi necessari per avere benefici effetti ed è arrivato a sfatare un mito che dura da oltre cinquant’anni.
Ogni giorno il vostro smartphone vi fa i complimenti quando superate il traguardo dei 10.000 passi? Ecco, potrebbero non essere necessari. Come spiega GreenMe, i ricercatori hanno analizzato un campione di adulti diviso per il numero di passi che facevano in media al giorno: il primo ne percorreva 3.500 passi, il secondo 5.800, il terzo 7.800 e l’ultimo 10.900 passi.
Hanno capito che il rischio di morte prematura si riduce già del 54% facendo tra i 6.000 e gli 8.000 passi nelle persone di età pari o superiore a 60 anni. Dopo gli 8.000 i benefici si riducono molto e, a secondo dei casi, diventando quasi del tutto nulli. Hanno anche potuto appurare che non esiste una vera correlazione tra la velocità di camminata e i benefici ottenuti.
Nello studio hanno anche ricordato che la cifra dei 10.000 passi non è mai stata associata a ricerche scientifiche. La prima volta fu utilizzato come numero di riferimento in una campagna pubblicitaria del 1964 di azienda giapponese che vedeva contapassi.
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