Per annunciare la loro separazione Michelle Hunziker e Tomaso Trussardi hanno rilasciato una dichiarazione alla stampa, molto semplice e concisa, dove spiegavano che si sarebbero lasciati ma che avrebbero continuato a seguire “con amore e amicizia” il percorso di crescita delle loro due figlie, Sole (9 anni) e Celeste (8 anni).
Ovviamente queste poche parole e la richiesta della coppia di rispettare la propria privacy non hanno impedito che il circo mediatico si accanisse su di loro. Tra possibili nuove amanti, baci in tv e post stizziti sui social, Michelle e Tomaso sono stati al centro dei pettegolezzi per settimane. Ora la Hunziker ha deciso di rilasciare la sua prima intervista, dove ha raccontato quanto è stato duro questo momento ma che ora è riuscita a fare la cosa più importante: perdonare.
“Voglio fare subito quello che molte coppie fanno dopo tanti anni, e cioè perdonare me e perdonare lui” – ha detto Michelle Hunziker a Chi – “Non mi interessa rivangare, ma capire che questo è il momento in cui siamo e dobbiamo affrontarlo con amore, sia per le bambine sia per la persona che ho amato, difeso e rispettato e continuerò a farlo. Credo che le coppie genitoriali non si separino mai veramente e la nostra bravura sarà quella di salvare il bello per il bene delle bambine e anche per il nostro bene“.
Ieri i due si sono rivisti per festeggiare il compleanno di Celeste riunendo così la famiglia e pubblicando un’immagine serena e felice. Michelle oggi guarda al futuro con fiducia non escludendo la possibilità di innamorarsi di nuovo. È convinta che anche la più piccola delle cicatrici diventi importante per la storia di una persona e ci insegni a guardare avanti. “Gli sbagli più belli sono quelli in amore perché ti fanno vivere intensamente: soltanto così puoi andare avanti” – conclude Michelle Hunziker – “Se uno è perfetto, non rischia mai, fa una vita che non potrebbe essere la mia. Mi piace buttarmi. Credo nell’amore perché gli investimenti importanti nella vita sono quelli del cuore che fanno più male, ti devastano, però ti fanno sentire vivo. Quelli che dicono ‘ho sofferto, mi chiudo’, fanno una vita sacrificata. Io mi innamoro, brucio: certo, la caduta è terrificante, ma poi ti rialzi. Ho visto gente rimettersi in gioco a 60 anni ed è rinata”.
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