“Futura si chiama così anche per Lucio”. Il primo marzo di 10 anni fa ci lasciava Lucio Dalla. Oggi Levante l’ha omaggiato suonando al pianoforte un breve estratto di “Mambo”, il suo pezzo preferito in assoluto. In braccio c’è sua figlia Alma Futura.
In queste ultime settimane la vita di Levante è radicalmente cambiata. Lei stessa ha confidato, con la genuinità che la contraddistingue, di non essersi resa conto che oggi fosse l’anniversario – “ultimamente ho perso la cognizione del tempo, siamo a marzo, è vero” – e ha ringraziato i suoi fan per averglielo ricordato, oltre a segnalare un bellissimo post di Samuele Bersani pubblicato oggi. “Ascoltate, tanto tanto Lucio oggi”, conclude Levante.
“E se è una femmina si chiamerà Futura”, cantava Dalla in “Futura” nell’omonimo disco uscito nel 1980. Quella canzone è stata scritta a Berlino, più precisamente a Check Point Charlie su una panchina vicino al muro. Lì Dalla si immaginò una storia di due amanti, uno di Berlino Est, l’altro di Berlino Ovest, che progettano di fare una figlia insieme. È diventato una di brani contro la guerra più importanti della nostra storia musicale. Oggi questa canzone assume un significato ancora più speciale. Per Levante e per tutti noi.
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