Per Oprah Winfrey era “The Voice”, soprannome rimasto nell’immaginario collettivo per le sue incredibili doti canore.
Whitney Houston ci lasciava esattamente dieci anni fa oggi, ma il suo ricordo, come per tutti i miti della storia della musica, resta indelebile nella nostra mente grazie alle sue canzoni che ci hanno fatto emozionare, ballare e sognare.
Più di 200 milioni di dischi – tra album e singoli – venduti, 6 Grammy Awards, 2 Emmy Awards, 31 Billboard Music Awards, 22 American Music Awards e innumerevoli riconoscimenti in tutto il mondo, impossibili da elencare tutti: Whitney Houston era nel Guinness World Record per essere la donna più premiata nella storia della musica con (allora) 415 premi, diventati poi 657 e ancora in aumento.
Di questi 10 anni senza Whitney Houston, ne hanno parlato questa mattina Anna Pettinelli e Sergio Friscia.
Impossibile anche elencare tutti i suoi successi musicali: da “How Will I Know” e “The Greatest Love of All” con cui ha iniziato la sua carriera nel 1985 a “I Wanna Dance With Somebody” fino alla colonna sonora di tutti gli innamorati “I Will Always Love You”, cover del brano di Dolly Parton e colonna sonora del film “Bodyguard”, che l’ha consacrata ancor di più a livello globale.
Dopo le difficoltà sentimentali e il fallimento del matrimonio, e i conseguenti problemi derivatine, Whitney ha continuato a pubblicare musica fino all’ultima apparizione il 9 febbraio 2012, due giorni prima della sua morte, in una serata legata ai Grammy Awards al Beverly Hilton Hotel. L’11 febbraio non si presentò alla cerimonia di premiazione.
Tra i ricordi più belli del nostro Paese legati a Whitney Houston, impossibile non ricordate il bis di “All At Once” che concesse al pubblico dell’Ariston durante il Festival di Sanremo 1987, di cui fu la grande ospite. Resta, oggi, l’unico ospite straniero ad aver eseguito un bis durante il grande evento musicale.
Immagine di copertina: LaPresse