Non importa a chi ti presenti, se hai quel cognome, uno dei più importanti in assoluto per la musica black, chiunque rimarrà a bocca aperta. Hai davanti tre leggende della musica pop moderna – Lionel Richie, Katy Perry e Luke Bryan – ma tua nonna era molto di più, era un’icona: Aretha Franklin.
Grace Franklin ha quindici anni e ha partecipato ai provini di “American Idol”. Ha esordito con “Killing Me Softly” di Roberta Flack, ma in una versione molto più vicina a quella dei Fugees, e poi “Ain’t No Way” di Aretha. I tre giudici si sono incuriositi ma non del tutto convinti: due no su tre. L’unica ad essere fiduciosa è stata Kathy Perry che ha visto in lei una luce speciale che l’ha spinta a voler insistere.
Lionel Ritchie, invece, l’ha guardata negli occhi e le ha detto: “Ora ti parlerò come lo zio Richie e, citando un verso di tua nonna, ti dico: ‘se non sei pronto per me, baby, non ti avvicinare’. Ora hai 15 anni. Hai un lignaggio importante. Quello che serve ora è il tempo e un po’ di lavoro per renderlo all’altezza. Ok?” Katy Perry non era per niente d’accordo e ha ribattuto prima alla ragazza e poi ai suoi colleghi giudici. “Se ti fidi di noi, credo che potremo arrivare ad risultati importanti” – ha detto – “Diamole una possibilità. Sono sicura che Aretha non era Aretha quando ha cominciato. Voglio lavorare con te”. Non essendo riuscita a convincere gli altri due, ha preferito lasciare lo studio.
A quel punto Lionel Ritchie le ha fatto capire che l’importante non è passare il provino oggi, ma lavorare sodo per tornare poi con più sicurezza e una maggiore consapevolezza della sua voce. “Se ti lasci la timidezza alle spalle e punti tutto sulla tua voce sarai fantastica”, le ha detto. Poi l’ha abbracciata. Un abbraccio che vale più di centinaia di lezioni di canto, un abbraccio che Grace non dimenticherà mai.
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