Secondo i dati emersi da un nuovo studio, agli effetti benefici del caffè se ne aggiunge un altro, inaspettato. Stando alla ricerca condotta dai ricercatori in Australia e pubblicata sul sito Frontiers, bere caffè apparterrebbe effetti benefici al nostro cervello. La caffeina, infatti, contribuirebbe a proteggere l’organismo dal deterioramento cognitivo, considerato spesso un’anticamera della sindrome di Alzheimer.
Lo studio spiega come un consumo maggiore di caffè implica un minor rischio di sviluppare un deterioramento cognitivo e deficit dell’attenzione; lo ha fatto analizzando un campione di 227 anziani in relazione alle loro abitudini con il caffè. La “spiegazione” potrebbe esser facilmente capita esaminando il modo in cui il caffè tiene sotto controllo l’accumulo di amiloide, sostanza amorfa di natura proteica che si deposita nei tessuti come conseguenza secondaria di gravi malattie croniche.
Il caffè e la caffeina, bevuti con moderazione, risultano essere una fra le migliori fonti di antiossidanti in grado di proteggere l’organismo da diverse patologie, tra cui quella di rafforzare il sistema cognitivo. La raccomandazione emersa e non solo dal recente studio, è quella di assumere meno di 400 milligrammi di caffeina al giorno e limitare il più possibile lo zucchero o dolcificanti che potrebbero annullarne l’azione antiossidante.
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